Da molti anni ho superato le ubbie politiche. Ho smesso di fremere perché qualche tipo di “verità” venisse alla luce per beffare i suoi detrattori; ho smesso di pensare che le elezioni democratiche potessero realmente servire a cambiare le sorti dei consorzi civili nei quali noi omini consumatori del XXI secolo portiamo avanti in qualche modo le nostre ominidi vite. Ho smesso di credere nella dicotomia destra – sinistra. La sinistra è progressista, la destra conservatrice/reazionaria, secondo la vulgata. La realtà si è incaricata di stravolgere questa concezione più e più volte, senza che chi possiede un senso di appartenenza a una delle due versioni della vita mutasse anche solo di un po’ le sue credenze. Poiché di credenze si tratta, null’altro, forse anche meno, tifoserie, più che altro.
Nessuna verità politica, nessuna ideologia ha resistito al vaglio della storia (minuscola d’obbligo).
Nessuna concezione storicista, dialettica, nichilista, relativista, religiosa, economica, resiste allo sfrenato correre del divenire verso l’orizzonte degli eventi oltre il quale scompare spandendo solo un debole riverbero all’indietro. Noi viviamo sull’accumulo di tutto quello che è stato creduto, sperato, pensato, agito, senza che questo ci impedisca di alzarci la mattina, sederci sulla tazza e cagare, magari ascoltando la radio o guardando sullo smartphone le infinite news del giorno, infinite e sempre le stesse: un paradosso dei nostri tempi.
(continua)
Sì, tifoserie, credenze, parrocchie. Destinate tutte al buco nero della storia, spazzatura che a volte purtroppo qualcuno ha la faccia tosta di riciclare. Ciao Massimo
RispondiEliminaMa quale parte trae concreto vantaggio dall'affermazione "destra e sinistra sono superate"? Sicuramente non quella parte di popolo che un tempo si definiva, con una certa correttezza storica, sinistra.
RispondiEliminaIl popolo di sinistra ha votato per 5S e anche Lega. Si vede che in essi ha visto il proprio vantaggio ...
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