Resta da capire come mai i cosiddetti terroristi non provino mai ad attentare direttamente luoghi di potere, preferendo fare mattanza di cittadini inermi.
Il motivo è di ordine pratico (i luoghi di potere sono più inaccessibili) e di ordine psicologico (quello che si cerca non è la destituzione di un potere, religioso o politico, ma la distruzione stessa, il delirio mistico della morte).
Un mondo a senso unico come questo fa esplodere le tensioni distruttive che in esso sono contenute.
Gli attori e gli agiti sono marionette, personaggi secondari e sostituibili.
E' per questo che mi sono stupito sentendo del tentativo di colpo di stato in Turchia. Mi ricordo di avere pensato che sembrava di essere tornati ai vecchi tempi, quando i colpi di stato erano di moda, tipo in Grecia. Ma le mode vecchie non funizonano più e il tentativo di colpo di stato contro Erdogan (tutti ormai sanno che si pronuncia " Erdoan") non ha funzionato, come è nello zeitgeist attuale.
Si sprecano le analisi sociopolitiche, quando basterebbe scomodare il demone dell'estate ela giovinezza che è (come si sa) primavera di bellezza.
Nello zeitgeist attuale la varie figurine sulla scacchiera inseguono certamente obiettivi strategici, ma più profondamente cercano l'ebberezza del controllo e del suo contrario.
L'estate è la stagione più mortifera, quella in cui il culmine della vita porta in sè anche l'inizio della dissoluzione. I giovani esplodono.
Le due guerre mondiali sono scoppiate in estate. Non fai scoppiare una guerra mondiale in primavera o inverno, pare brutto. I giovani scalpitano.
Gli eccessi violenti hanno il loro massimo turgore, qui nell'emisfero boreale, in questa pazza stagione.
L'eccesso di vita è contiguo alla morte, sempre. Dioniso impazzito di ebbrezza, si mette a macellare le genti, in nome dei princìpi più strani.
Analisi un po' troppo junghiana? Sia pure. E' un modo come un altro per dare un nome all'inquietudine che ci sovrasta. Che la si chiami guerra di religione, declino dell'occidente, crisi del sistema capitalistico, il momento in cui un uomo o un gruppo di uomini inizia l'opera di distruzione, quello che si muove, quello che accade, va al di là delle nostre percezioni quotidiane.
Viene in mente lo Straniero di Camus, condannato a morte per aver ucciso un arabo, senza perché, per un riflesso di sole.
Lo Straniero è moltiplicato per mille, diecimila. Allah è un pretesto. L'Isis è un pretesto perfino per se stesso. L'Assurdo regna e genera i suoi giovani mostri. Dietro di loro, burattinai e burattini a loro volta, personaggi oscuri. Non verremo lasciati in pace tanto presto.