Trovare i collegamenti tra neuroscienza, accelerazione (nel senso
di Nick Land), il realismo speculativo di Ray Brassiers, formatosi da Deleuze e
Guattari: tutti sono derivanti da Nietzsche e Schopenhauer, filtrati dalla
tecnica, con una spruzzata di Heidegger, senza dimenticare la Pop Filosofia, l’assenza
del sé di Thomas Metzinger e il Nuovo Realismo di Maurizio Ferraris. Ci
mettiamo pure dentro Severino che è un vecchio, ma che tiene banco con il suo
sistema parmenideo allucinante.
Tutto è luccicante come i grattacieli di Shangai e colorato come
le favelas brasiliane. Tutto è giustificato o stroncato con la stessa
indifferenza di chi maneggia smartphone e tablet e prenota voli aerei per
luoghi di conferenze con sedie di plastica multicolori e schermi per
condivisione di cose – già – risapute – e – ritinteggiate - a – nuovo.
Grazie a Internet fai il pieno di stronzate. Il nuovo divismo
filosofico impera. Belle facce filosofiche pronte per studentesse impazzite.
Siamo pronti per la clonazione didattica, proni all’allucinazione
collettiva, assuefatti all’accelerazione catastrofica, adatti al lento scendere
del male oscuro nelle cavità mentali del nostro tempo. Tutto è luminoso e
accademico, tutto è Pop frizzante, alcalino e alcolico. La depressione è il tuo
sguardo prenotato on line sull’abisso, la chiave di volta del Viaggio Culturale
Programmato, il Dio – che – si – crea – solo – leggendo – l’ultimo – pamphlet –
anti – tutto.
Il bipolare è di moda, temperato dall’illuminismo oscuro, nel
chiacchiericcio estremo di chi ha da dire qualcosa che ritiene urgente e non
vuole vedere che solo chi grida aiuto è reale.
La teoria è scollegata alla pratica, sono proprio scuole diverse,
già questo si evidenzia osservando come guida la gente per strada.
Schizoanalisi, schizofrenia cosmica, influenze di Lovecraft sul pensiero
liberale moderno e chi più ne ha più ne metta.
La scienza è la risposta, anzi no, la scienza per sua natura non
può dare risposte, anzi sì, attenzione alla Nuova Scienza, stratificata nei
Nuovi Paradigmi. E invece no: bisogna che il Primato della Scienza ceda il campo
al Nuovo Umanesimo, che il Dialettico Illuminismo ci illumini, che il rizoma
sia con noi e con lo Spirito dei Tempi.
Non serve dire che il mondo è assurdo, perché l’assurdità non è una
categoria appartenente al mondo. È l’uomo che è un incorreggibile pasticcione,
l’uomo maschio, naturalmente, l’imprenditore di sé stesso o il povero schiavo,
due facce della stessa monolitica merda cagata giù da qualche pianeta sconosciuto.
L’uomo femmina, la femmina – uomo, è il futuro verso il quale tutti stiamo
andando, la totale femminilizzazione che renderà le guerre dispendiosi e
inutili giocattoli per bambini viziati. Si potrà avere accesso giusto solo a qualche
drone, per pasticciare un poco con qualche chilogrammo di carne umana a
migliaia di chilometri di distanza. Lungi da noi il moralismo, anzi no, il
moralismo è importante, bisogna creare un Nuovo Moralismo, affiancato al Nuovo
Realismo, coadiuvato dal Nuovo Collettivismo, sorgerà un Nuovo Capitalismo
alleato con il Nuovo Comunismo, permeato di succhi Nuovo Idealistici.
Ecco, io creo nuovi mondi luccicanti. E quello che c’era prima,
non ci sarà più: fino alla prossima sessione invernale.