|
Questo veramente sarebbe Osho, non Padre Pio, ma la somiglianza è inquietante ...
anche se qui Osho ne guadagna dal punto di vista estetico ... |
“Incoraggiandoci
a restare concentrati su noi stessi e sulla nostra felicità individuale, il Do
what you love ci distrae dalle condizioni di lavoro degli altri e al tempo
stesso conferma le nostre scelte, sollevandoci da qualsiasi responsabilità
verso tutti coloro che lavorano anche senza amare quello che fanno. E’ la
stretta di mano segreta dei privilegiati e una visione del mondo che maschera
il suo elitarismo da nobile aspirazione a migliorare se stessi.”
“Se
crediamo che lavorare come imprenditore nella Silicon Valley o pubblicista in
un museo o come ricercatore in un istituto sia essenziale per essere persone
autentiche -in pratica, per amare noi stessi- cosa crediamo delle vite
interiori e delle speranze di quelli che puliscono le stanze d’albergo e
riforniscono gli scaffali di un grande magazzino? La risposta è: niente.”
-----
Viviamo
nel triste mondo dell’economia, con tutti i suoi derivati tecnologici o anche
finto – rurali. Le metafisiche spicciole delle varie new age non sono derivate
da antichi insegnamenti, ma dalla spettacolarizzazione degli stessi.
Andiamo
avanti a tutta forza verso il muro che ci attende, come specie. Ne sembriamo
entusiasti. Direi dunque che non c’è da preoccuparsi.
-----
Io
non so se negli ultimi anni, in queste Cronache, ho scritto essenzialmente
delle stronzate. È possibile. Non le cancellerò , tuttavia, lascerò tutte le
ingenuità, i partiti presi, le affermazioni presuntuose, le mefitiche
lamentele, i borborigmi pessimisti, nichilisti, gli slanci malinconici, le
teorie fumose, le affermazioni poco originali, le calamitose invettive e tutte
le simpatiche corbellerie che il mio (mal)umore mi ha suggerito fino ad oggi.
Lascio
tutto com’è.
Lassar
tutto come la sta, dice Goldoni.
Prego
chiunque (una mia preghiera narcisista) si chinerà su questi fogli o pixel,
tra qualche decennio (se mai accadrà, peraltro) di avere un po’ di indulgenza.
Non ci siete obbligati, sia chiaro. E forse, essere mandato a quel tal paese è
soluzione buona e giusta.
Vorrei
potermi appellare a te, lettore, come già fece Baudelaire, chiamandoti “mio
simile, mio fratello”. Ma la verità è che non ti conosco e non ti conoscerò
presumo mai e che potresti essere diversissimo da me e infinitamente migliore,
qualunque cosa voglia dire “migliore”. O infinitamente peggiore e vale la
stessa perplessità.
E
dunque qualunque cosa succeda, va bene.
Qui
c’è semplicemente una certa parte della vita interiore di un comune individuo
dotato di cultura medio alta del primo quarto del XXI secolo.
Un
eterno aspirante vissuto nel periodo storico del “quarto d’ora di gloria per
tutti di stile Occidentale tardo capitalista”.
Tutto
qui. Sono un sette miliardesimo di umanità. All’incirca e in rapido aumento: la frazione, intendo.
Detto
questo, vado avanti. Oggi è il 18 febbraio 2016.
-----
Hanno
scoperto le onde gravitazionali. Einstein aveva ragione. E chi ne dubitava?
L’universo
è una rete, anzi, un tessuto gommato, anzi, una trama piena di buchi.
Siamo
in grado di usare i cellulari perché Einstein aveva ragione. Io a 14 anni ho
letto la biografia di Einstein perché era dei pesci pure lui e la cosa mi
inorgogliva. Era una strana persona, un misto di egoismo e santità. Non come
Padre Pio, però.
Perché
non portano la salma di Einstein in qualche luogo per essere riverita? Forse è
stato cremato. È per quello, di sicuro. Non può essere più importante Padre Pio
di Einstein. Che cazzo ha fatto Padre Pio? Fa funzionare i cellulari, Padre Pio?
Sa fare solo dei miracoli di cui peraltro viene data una sola versione, senza
controprova. Sa solo trasmettere (ai suoi devoti) un odore dolciastro di rose,
che sarebbe l’odore della santità. Per indicare la sua presenza, cioè quella
della sua anima. È un marcatore di territori dell’anima, Padre Pio.
Einstein
invece se ne fregava. Lui pensava che credere che ci sia un’anima che
sopravviva alla morte fosse un pensiero molto stupido.
No,
meglio continuare a usare i cellulari per seguire le notizie su Padre Pio e non
pensare a Einstein. Lui miracoli non ne faceva, non li riteneva necessari, come
Spinoza.
Spinoza
cosa avrebbe pensato di Padre Pio?
-----
Io
sono favorevole a tutto: utero in affitto, matrimoni gay, possibilità (creata
dalla futura tecnologia) di partorire dal culo. A quest’ultima ipotesi,
probabilmente non sarebbero favorevoli i gay stessi. Il culo a loro, serve per
altre cose ed è infinitamente più delicato (credo) di una vagina.
Ma
stiamo divagando.
Io
sono, come dicevo, d’accordo su tutto. Sono a favore dell’estinzione della
famiglia o del suo mantenimento sotto forme più variegate. Sono per l’abolizione
dei bambini, cioè volevo dire, delle problematiche che impediscono ai bambini
di avere due meravigliosi genitori vegani, omosessuali, pacifisti,
antivivisezionisti, pro life, proattivi, con le vitamine, professionisti,
professionali, ma soprattutto carichi d’amore.
Un
bambino, suvvia, non si nega a nessuno.
Il
diritto al bambino è il perno della nostra società. Sono così carini, bellini,
simpatici, poi ho trovato un paio di scarpine Prada da urlo, in saldo … e le
tutine? Hai visto le tutine?
Carini,
i bambini, il nostro futuro sgambettante, sembrano noi, ma sono più piccoli, è
il nostro futuro che cammina, con quei cappellini così bellini, guarda, l’ho
pagato solo venti euro (il cappellino, non il bambino, stupido ...). E poi ci sarà più lavoro per le tate, il mondo delle
tate fatato, il tafato mondo delle tafe, il tatato mondo delle fate … insomma,
non ci sono discussioni, io sono d’accordo su tutto.
E
poi le nevrosi ce le avevamo noi con il vecchio tipo di famiglia!
E su
questo sono veramente d’accordo! La famiglia di una volta, papà, mamma, due tre
figli … la vacanza sulla riviera romagnola … il papà con la pancia, la mamma
con i bigodini, la Domenica Sportiva, la visita ai nonni … che palle!
Di mamma ce n'è una sola ... pure troppa.
Quella
famiglia faceva cagare. Una noia mortale. Ci si salvava solo perché a una certa
ora si scendeva in cortile. Per il resto, le ore vuote inducevano alla nevrosi.
Ora siamo in un mondo più colorato! E meno maschilista, finalmente. Più empatico,
meno grossolano. Oggi la gente si sa vestire, finalmente! Mica come negli anni
70, 80. Noi siamo il futuro.
Noi
combattiamo le sfide di questo futuro. Siamo tutti imprenditori di noi stessi e
ci vestiamo bene. La nevrosi è una stronzata del passato.
Questi
del futuro, mica ce l’avranno la nevrosi … la nevrosi non è più di moda.
Avranno tutto quello che gli serve, ma soprattutto l’amore.
Oggi l'uomo crede nell'amore. Basa tutto sull'amore. Il futuro è amore.
Carrettate
d’amore. Scriveranno libri pieni d’amore, gireranno film pieni di amore, l’amore
scorrerà come una corrente benefica su tutto il pianeta.
L’amore
è l’onda gravitazionale!
Già
stanno preparando i cartelloni 24 x 20 da attaccare ai grattacieli
PREPARIAMOCI
A FARCI INVADERE DALL’AMORE
Il
futuro del mondo è così pieno d’amore … io lo vedo questo amore che sta per
arrivarci addosso. Persino i terroristi islamici crolleranno di fronte all’amore
… perché è amore vero.
Si
toglieranno i passamontagna neri, brinderanno, balleranno, spareranno in aria
dalla gioia … il mondo liberato dalle angustie di vecchi pensieri e vecchie
nevrosi.
Tutti
insieme nel reparto abbigliamento maschile della Rinascente.
I
cocktail si chiameranno Shock Gravitazionale … andremo a braccetto tutti.
Siamo
la generazione che vedrà compiersi l’amore sulla Terra.
No,
le nevrosi sono cose del passato … ti pare che ci stiamo ancora perdendo in
certe cose.
Ora
ti lascio che sto per partire, vado a gestire un progetto interculturale nel
Togo.
Sì,
una cosa fighissima, costruiamo
gonfiabili dove tutti questi bambini (vedessi bellini sti negretti co’ sti
occhioni) possono giocare e interagire con moderni software che gli insegnano a
giocare meglio. Certo che gli diamo anche da mangiare. Vedessi bellini che
sono. Sono il futuro. Guarda il video. Guarda bellini.
PS. Le formattazioni di blogspot mi stanno sfiancando.