Cronache Babilonesi

Cronache Babilonesi
Escursione nella Filosofia - Edward Hopper (1959)

mercoledì 27 marzo 2013

Esercizi di utopia




Creare il paradiso in terra è l’unico vero obiettivo che dovremmo avere e che abbiamo, per ora, dimenticato.

Quando ci sarà il paradiso in Terra la Seconda di Mahler diverrà un monumento alle aspirazioni passate.

Creare il paradiso in terra, per tutte le specie animali e vegetali. Eliminare malattia e morte non è possibile, se non attraverso una precedente elevatissima dose di malattia e morte. Questo è il motivo per cui non faremo nulla.

La società perfetta, tipo il Pianeta Verde, è possibile solo se gli umani diminuiscono drasticamente di numero. Questo ormai non può, purtroppo, avvenire spontaneamente.

Un pianeta abitato da un centinaio di milioni di persone, tutte sintonizzate sulla collettività, tutte amanti e amate. 
Si vive di poche cose, si gioca, si ampliano le facoltà mentali inesplorate. 
Si selezionano geneticamente le persone predisposte alla felicità. I geni che inducono alla depressione divengono recessivi. Anche la tendenza ad annoiarsi è genetica.
Ho però la sensazione che se tocchi una cosa, ne influenzi anche un'altra. Manipolare i geni della depressione e della noia può portare a una società immobile, vuota e inconsapevole di esserlo. Beh, ma che importanza avrebbe?
La felicità azzera tutto.
Tale società felice inizierebbe tuttavia un declino irreversibile, fino quasi a rischiare l'estinzione in un beato nirvana. A questo punto il gene recessivo della noia e della disperazione spunterebbe in qualcuno che si metterebbe a fare casino. Ci sarebbero dei nuovi Caino e Abele. Presto il paradiso terrestre tornerebbe a essere un ricordo vago e lontano. 

Il trans umanesimo è una degenerazione dell’entusiasmo vitale che nasconde la follia. Tenerne conto negli esercizi di utopia.


Fino a che punto la Verità è un valore non negoziabile?
Al 99,99 % dell’umanità non è mai fregato un beato cazzo della Verità.  Siamo animali, dopotutto. Prima c’è la pancia, poi la gerarchia, poi le gonadi. La scienza stessa, è al servizio di questa trinità.
Per quelli (pochi) per cui questo “mostro” orrendo, la Verità, fa tutta la differenza, c’è il colpo alla tempia o la croce. Maschi fuchi, privi di amore, o di amore troppo pieni. Avanguardie inascoltate della luce. Ma gli uomini si sa, preferiscono le tenebre alla luce. Le preferiranno sempre.
Maschi che vogliono partorire la luce, per offrirla a chi non sa che farsene.
Maschi sterili come la Verità.
Amanti delle utopie, traditi dalla realtà. 
Ogni riuscito esercizio di utopia deve evitare la trappola della Verità.
Per la gente comune la Verità è solo una cosa dalla quale difendersi. Questa è uno dei fattori che rendono la concentrazione negli esercizi di utopia molto difficile.

La vita va avanti. Si è arrivati sulla Luna basandoci sulla non Verità, abbiamo fatto tutto in nome del Senso. 
In nome del Senso, creiamo e attraversiamo cambiamenti climatici, sovrappopolazione e inquinamento. In nome del Senso l'utopia diviene una trappola mortale. 

Non c'è migliore esercizio di utopia dell'aforisma Sur l'eau dei Minima Moralia.
Chiunque voglia esercitarsi in utopia deve tenerne conto.

martedì 26 marzo 2013

Deliri antropomorfi




Tutti artisti e nessun fruitore. Una volta tutti raccontavano storie e poi c’era il cantastorie ufficiale, un cantastorie dei cantastorie.
Con la divisione del lavoro è nato l’artista.
Man mano che aumenta il numero degli artisti, si  può essere sicuri di trovarsi di fronte a una società in declino.

******

Industriali di tutto il mondo, unitevi! Si tratta di distruggere alla radice l’ultimo baluardo di dignità di quegli straccioni che producono i vostri prodotti. Fateli produrre ancora più all’estero, all’estero dell’estero, per meno di quattro soldi. Poi compratevi voi stessi i vostri prodotti e ficcateveli su per il culo.
Inducete al coma diabetico strati sociali sempre più elevati di popolazione! Schiacciateli sotto il loro stesso peso che voi avrete contribuito ad alimentare. Fate che si divorino da soli! Fate straripare il pianeta di carni molli, puzzolenti, maleodoranti. La gente sa ancora leggere e scrivere, non va bene! Non deve più riuscire a compitare nemmeno una schedina del totocalcio. Devono essere ottusi sempre più, fino ad accasciarsi negli angoli delle strade.
Perché ci sia l’assoluta uguaglianza, la disuguaglianza deve trionfare! Quando ci saranno trilioni di schiavi in giro, i padroni saranno condotti alla rovina. Verranno schiacciati!
Tutto imploderà, rimarrà solo da tirare lo sciacquone.
Una volta che lo spettacolo è iniziato non ha senso rimpiangere quello che succedeva dietro le quinte. Devi recitare e poi sparire.

*****

Essere guardato così, perdio, ti ripaga di tutta una vita. Essere guardato così, come si guarda chi ti vuole trovare. Essere guardato così, come celebrare un appuntamento con il destino. Essere guardato così, è il senso della vita.

*****

Freddezza degli abissi. Cuore e piedi caldi.

*****

Tristi euforie. Ma in fondo vorresti solo tracimare e vedere quello che succede. Lasciare macerie sotto il sole, per provare un rimorso.
Solo smania di protagonismo? Non direi. Più che altro, le energie non utilizzate sono assai distruttive. La volontà di potenza frustrata diventa istinto di distruzione. È così semplice.
Per non finire male, basta non prendersi sul serio. Ma il dolore, quello, ha un’altra origine.
Ci si prende sul serio e non si deve. Allo stesso tempo il dolore devasta.
Hai un bel non prendere sul serio il dolore, quello ti devasta.
Al mondo ci sono troppe opinioni e soprattutto, troppa gente.
Questo sovraffollamento di gente e opinioni non può portare a nulla di buono.

*****

Echi della tua voce, dopo tutto questo tempo. Le tue gambe dai polpacci magri. Una voglia color caffè sul tuo avambraccio destro. Allegra per finta, volonterosamente superficiale. Occhi ridenti, capelli biondi a caschetto. La tipica donna che non avrebbe mai potuto essere mia. E infatti non lo sei stata.

****

Pazzia clamorosa. Buttare per aria un continente.

****

Un barlume di esitazione nei tuoi occhi, e, in quell’istante, mi arrivi da un’altra prospettiva. C’è un lato di te che ancora non si è mostrato, ma mi si mostra ora, una stanchezza arruffata, un imbarazzo adulto, sotto quell’aria da ragazzina. No, non sei esattamente giovane, ma proprio per questo sei ancora più desiderabile.

****

Appuntamento con i tuoi occhi. Immancabile.




venerdì 22 marzo 2013

Il segno dell'universo



Come avevo scritto tempo fa, il modello teorico con il quale identifichiamo il mondo, è strettamente  collegato al modo di vedere noi stessi. In altre parole, cosmologia e psicologia sono più collegate di quanto sembra. 
Il desiderio innato di conoscere cozza contro il fatto che la Scienza si è messa in condizione di non potere conoscere mai niente. 
Anche dopo la "scoperta" del Bosone di Higgs, si è ben lontani da una Teoria del Tutto. 
Secondo le ultime rivelazioni,  l'universo ha un'ottantina di milioni di anni in più di quelli previsti (ormai siamo sui 13,8 miliardi di anni). La questione fa un po' sorridere: questa smania di conoscere l'età del'Universo, stabilire una misura umana per qualcosa che non ha misura. 13,8 miliardi di anni terrestri
Si potrebbero calcolare anche i giorni dell'Universo, includendo i giorni in più degli anni bisestili. Con più accurati calcoli avremo la data di nascita giusta, con orario e ascendente astrologico del nostro caro Universo. L'Universo è Toro? O Ariete? Bilancia? Scorpione?
La scimmia umana guarda all'indietro fino a intravedere qualcosa che pretende di definire come il buco del culo dal quale essa è stata espulsa insieme al resto e non riesce a vedere altro che la propria faccia riflessa, sempre più demente.
Secondo le teorie di Lee Smolin, il nostro Universo è solo un punto nello spazio in mezzo a infiniti Universi ognuno con caratteristiche differenti e anche leggi differenti. Viviamo immersi in una gigantesca esplosione che però è solo un punto in espansione di uno spazio che presumibilmente è occupato da infiniti altri punti che sono altrettanti universi in espansione.
E' come se un ragazzino buttasse una manciata di sassi in un laghetto. Si formano tanti cerchi concentrici quanti sassi lanciati, le onde si intersecano tra di loro e poi tutto si placa e la superficie del laghetto ritorna immobile.  
Tanto rumore per nulla.
Ci si smarrisce di fronte a questi "nodi quasi di stelle" per dirla con il Leopardi.
Nella smania di trovare particelle, materie oscure, radiazioni fossili, la comunità scientifica ha imboccato la strada della ossessione compulsione e si è ritrovata in mezzo alla fredde stelle, alla ricerca del Mito del Tempo Perduto, unico che possa ancora confortare nel mondo in cui Dio è morto.

mercoledì 20 marzo 2013

Il profano della vita




Cinquantuno anni. 
A leggerlo, a scriverlo, a pensarlo, sembra inverosimile. 
Mi sembra sempre di avere appena iniziato: appena iniziato a fare qualunque cosa. Non c’è una esperienza talmente sedimentata in me da dirsi acquisita una volta per tutte.
Ogni cosa, anche vissuta mille e mille volte, sembra sempre fatta per la prima volta.
In qualità di eterno profano della vita, mi muovo a tentoni, adesso come cinquant’anni fa.
Immaturo costituzionalmente. Non tanto, credo, nel comportamento, quanto nella qualità delle sensazioni.
La vita è un rompicapo che non mi riesce di ricomporre, frammentario, apparentemente privo di altro scopo che la continuità stessa.
Chiunque, come me, abbia deciso di muoversi senza maschere, senza protezioni ideologiche o religiose, prova questo senso di spaesamento a cui fa fronte unicamente la continuità.
Ho vissuto. Ho avuto esperienze di ogni tipo. 
Ho amato. Sono stato amato. 
Amo. Sono amato. Illusioni splendide e necessarie. 
Scie luminose di ricordi. 
Continenti interi di passato alle mie spalle.
Sono ancora qui.
Non provo più a capirci qualcosa. Voglio soltanto imparare a vivere nel mistero.
Splendore e buio da respirare.
In ogni caso auguri, Massimo.

lunedì 18 marzo 2013

La rivalsa del'amore universale




Nel Discorso contro i Cristiani di  Celso (II secolo), si racconta di un Cristo figlio illegittimo di un soldato romano.
Dalla follia vendicativa di questo ragazzo, né Ebreo, né Romano, nasce l’Occidente. 
Il figlio ripudiato di un falegname, impara le arti magiche in Egitto e si autoproclama Figlio di Dio. 
In pratica, due millenni di storia umana sarebbero stati ricavati dalla follia di un mitomane. La speranza di una resurrezione, il paradiso, secoli di arte eccelsa, dispute teologiche, Bach … tutto deriva da un povero mitomane, che si credeva figlio di Dio.  
Il regista Paul Verhoeven vuole realizzare un film su questa storia. Precedentemente ci ha scritto un libro. 
È una storia formidabile.

Gesù ha un’anima insieme romana e giudaica. 
Roma e Gerusalemme sono in guerra tra loro, inconciliabilmente. Gesù, nel pacificare il proprio conflitto interiore, cerca un modo per pacificare i conflitti esterni.
Egli sacrifica sé stesso, per purificarsi del fatto di essere frutto di uno stupro, o per lo meno di una relazione totalmente illegittima tra una donna giudea e un nemico del suo popolo.
Gesù chiede di amare i propri nemici e non a caso. Egli è nemico di sé stesso, ha in sé stesso il nemico. 
Come può GC vivere con sé stesso? Non può. Deve redimersi cercando una punizione. Il comportamento autodistruttivo si sublima, nel farsi mettere a morte riscatta le due parti della propria anima.
La madre, accusata di essere una puttana, diviene una vergine.
Il padre, un violento stupratore romano, diviene Dio.
Il Cristianesimo non avrebbe potuto mai nascere senza il fenomenale mescolamento di romanità e giudaismo.

È veramente una storia formidabile.

Però si dice che Gesù ebbe un gemello, Tommaso detto Didimo. Oppure, secondo le ricerche di Luigi Cascioli,  Gesù fu uno zelota e si chiamava Giovanni da Gamala. 
Insomma, le versioni sono tante al punto che c’è l’imbarazzo della scelta.
L’ipotesi dell’origine mezzo romana di Gesù è quella più affascinante.

Gesù dice di essere venuto a portare non la pace ma una spada e la discordia dentro la famiglia. In pratica Gesù vuole scardinare la famiglia, i valori della famiglia. Vuole che tutti tradiscano tutti. In questo modo la specie umana può evolversi. Nel rimescolamento dei ruoli.
Solo un bastardo in cerca del Padre Potente che l'ha ripudiato, poteva autoproclamarsi Figlio di Dio.

Forse Gesù era un carpentiere, un costruttore al servizio dei Romani. Non è detto che debba essere stato necessariamente povero. Magari, anzi, se l’era passata bene fino a quando non aveva deciso di diventare profeta.
Gesù Cristo. Un carpentiere mezzo romano, mezzo giudeo, che ha plasmato mezzo pianeta per millenni interi.
Essere un destino significa morire o impazzire.
Proclamare l'amore universale, vuol dire desiderare la dissoluzione dei confini, in ultima analisi, la morte.

 GC predicava non tanto, come si ritiene, un amore universale, quanto l'odio per l’amore egoista di padri, madri, fratelli e sorelle.
Qualcosa di simile lo diceva anche Buddha. Per ottenere l’illuminazione bisognava abbandonare la famiglia, disconoscere genitori, mogli e figli.
La famiglia biologica è sempre un impedimento a mete spirituali o conoscitive. Questo accade perché la famiglia è una struttura che prevede in primo luogo la sopravvivenza biologica dell’individuo, a livello genetico, e non il suo sviluppo morale.

Gli ultimi saranno i primi e i primi gli ultimi, dice GC. 
Da qui il concetto di “risentimento” di cui parla Nietzsche.
Io, l’ultimo, la pietra di inciampo, immagino un mondo in cui sarò il primo e quelli che adesso mi umiliano, mi baceranno il culo.
In accordo con Nietzsche, i Vangeli parlano della psicologia dell’uomo GC. Amore universale come mezzo di rivalsa. 

Il nichilista vuole a tutti costi scegliere tra la Vita e la Verità.

Curioso che Gesù Cristo abbia detto di sé: Io sono la Via, la Verità e la Vita.
Gesù (chiunque sia stato e se sia mai esistito) ha ritenuto di assumere dentro di sé questi attributi. Attributo forse non è il termine adatto, ma non me ne viene in mente un altro. 
Gesù non aveva bisogno di scegliere: era.
Gesù si è suicidato. Certo, secondo le Scritture, Gesù fu giustiziato, ma il minimo che si può dire è che l’abbia fortemente voluto.
Chi realizza pienamente l’Essere – Divenire, si annienta.
Cos’è la Resurrezione, in questo schema? Una favola inserita successivamente, oppure, più profondamente, una aspirazione a un livello umano superiore, nel quale l'uomo così com'è non può vivere?
I primi cristiani parlavano di Resurrezione della Carne.
È una aspirazione universale. Non possiamo vivere senza il pensiero di una continuità. 
In questo senso la genetica è in lotta contro il nichilismo, quasi quanto la religione, poiché entrambe cercano la continuità, la sopravvivenza ad ogni costo. 
In questo scienza e religione, hanno basi comuni, molto più di quanto non si creda. 
L'amore universale richiede una trasformazione che va al di là della vita umana, la risoluzione di tutti i conflitti e, in definitiva, l'abolizione della vita stessa.
Questo è il motivo per cui l'insegnamento di GC non poteva non essere frainteso, modificato e trasformato ad uso del potere. 
La radice romana del cristianesimo sta proprio qui: proclamare l'amore universale negandolo nei fatti.
L'aquila e la colomba stanno bene insieme solo nel mondo dei sogni. 

lunedì 11 marzo 2013

Millenarismo per tutti



Io credo al primato della psicologia sulla politica. 
In altre parole, ritengo che gli strumenti più utili per osservare i fenomeni sociali siano quelli della psicologia politica, branca della psicologia sviluppata in Italia dal compianto Luigi De Marchi. 
Il millenarismo è congenito alla razza umana. La promessa del paradiso, di un futuro migliore, dell'abolizione delle classi sociali, la congiunzione nel seno del Padre, le 72 vergini del Corano, il marxismo - leninismo (non, si badi bene, l'analisi marxiana del capitalismo), il Popolo delle Libertà e, in ultima analisi, il Movimento 5 Stelle hanno tutti origine dalla Promessa Originaria, il Ritorno al Piacere Assoluto.
Si continuano a fare parallelismi tra l'ascesa (o discesa, secondo i gusti) in campo di Beppe Grillo e l'ascesa (o discesa s. g.) del fascismo. 
Attenzione, attenzione ci dicono, qui si tratta di pulsioni fortemente autoritarie. Ci troviamo di fronte a una nuova Marcia su Roma, la democrazia è in pericolo e bla bla bla bla. 
Io invece ritengo che siamo di fronte all'agitarsi di pulsioni psicologiche, assai diverse dal fascismo.
Il fascismo in quanto tale nasceva in un'epoca che considerava ancora la guerra dentro i confini dell'Europa un rischio accettabile e anche desiderabile, un'epoca nella quale il benessere delle masse, semplicemente non esisteva. Ora le vecchie stirpi che amavano la morte non esistono più. Ora è il culto della vita (sotto il quale viaggia camuffato l'impulso reazionario) a dirigere il gioco.
Il grillismo nasce da un curioso intreccio di tecnologia che risolve, residui del vecchio Sessantotto, new age, un  immaginario utopico creato interamente dentro la società dello spettacolo. 
Il M5S va oltre i limiti concettuali della vecchia destra e sinistra perché si rivolge a consumatori delusi, ai quali l'accesso al consumo è stato negato. Come reazione si cerca di recuperare una dimensione umana, che è soltanto l'immagine riflessa di un mondo tecnologicamente sostenibile.
Questo è tutto il millenarismo di cui può essere capace Grillo. La sua promessa utopica non si basa sulla supremazia di una razza o di una stirpe sull'altra (e in questo non può minimamente definirsi fascista) ma su una retorica della ricerca di armonia, onestà, etica e pulizia, opposte al marciume del mercato corrotto.
Il M5S vuole un mercato buono, entità che non esiste in natura.
Tuttavia non bisogna sottovalutare il movimento e la sua capacità di convogliare desideri profondi. Soprattutto non bisogna sottovalutare la sua capacità di cambiare e ricevere nuove proposte di cambiamento.
Il tema della decrescita, per esempio, che provoca furori nei conservatori, è essenziale e lo diventerà ancora di più, nel futuro. Decrescita ci sarà per forza, presto o tardi: e allora è meglio pilotarla. Meglio ancora accompagnarla alla decrescita della popolazione. 
Insomma, i grillini, a differenza di tutti gli altri vogliono toccare le leve della sala comandi. Le altre forze politiche vogliono solo spartirsi la torta e inchinarsi di fronte a chi le leve le ha sempre tirate. In questo, e solo in questo, possono essere equiparati al fascismo. O al comunismo, se è per questo. 
I grillini, ci credono, vogliono pasticciare con il quadro comandi e io spero che gli sia consentito.
Solo così, in questo fottuto paese succederà qualcosa di nuovo. Vedremo finalmente in faccia i veri padroni.
Avremo il privilegio di essere frustati direttamente da loro.
Il fallimento dei grillini rivelerà molte cose sulla natura del mondo che ci circonda. Un loro eventuale successo non può essere che effimero, perché è nella natura umana dividersi in padroni e schiavi. Questo è il terribile segreto che nessuno vuole vedere. La vita si rovescia nel suo contrario e viceversa, in un gioco incessante. 
Il pensiero utopico è la radice, l'origine e il fine dell'uomo. Ascesa in cielo e ritorno al grembo.
Origine è la Meta, diceva Adorno.
Finché esisterà, l'uomo dovrà tentare di costruire il paradiso in terra per tutti, l'Antica Promessa. 
Aprirà la strada a quello che deve accadere.


mercoledì 6 marzo 2013

Pensieri nani 4




Qualche settimana fa un asteroide di 50 metri di diametro ha sfiorato la Terra a una distanza di circa 35000 chilometri. Alcuni meteoriti sono caduti negli Urali, provocando dei feriti.
Viviamo in tempi interessanti.

*********

Che la società occidentale sia ormai femminilizzata è cosa evidente, anche se si parla diffusamente di violenza maschile e prevaricazioni varie. Il maschilismo è una facciata. Non ne faccio una connotazione di preferenza, pregiudizio o sessismo: è una semplice constatazione.
In realtà, la femminilizzazione dell'Occidente è, dal punto di vista evolutivo, una scelta vincente. La società occidentale ha potuto dominare, invadere, soffocare il pianeta, proprio grazie alla progressiva femminilizzazione della specie.
La virilizzazione assoluta porta all'estinzione violenta.
Adesso, dunque, possiamo fare finta che ci sia una speranza ideologica. Adesso possiamo fingere che ci sia una strada giusta. Adesso possiamo fingere di agire in nome della vita.

********

Davide contro Golia. Archetipo inesauribile.

*********

Un film di serie B può insegnare tutti i fondamentali dell’umanità. Si muove per archetipi, dunque è facilmente assimilabile e ottiene sempre l’effetto previsto sull’apparato emozionale umano. È un meccanismo infallibile, come la musica. Contiene un segreto.
È la miscela che costituisce la vita.
Se qualcuno conosce il modo per adoperare gli archetipi, può far fare qualsiasi cosa all’umanità.
Chi cerca di sottrarsi agli archetipi, rientra nell’archetipo del male: non del ribelle, poiché anche il ribelle è un archetipo.
In sostanza, il mito è l’elemento in cui si muove la vita umana. L’emozione crea l’archetipo che a sua volta crea la civiltà, che a sua volta modifica l’archetipo, in una danza sempre uguale e senza fine. La danza stessa è un archetipo. 

********

Lo scopo dell’universo, secondo la cosmologia liberale, è assicurare a tutti un’esistenza borghese.

********

L’individuo è una astrazione. 

********

Democrazia come evoluzione della rivolta dello schiavo contro il padrone.

********

Discendiamo dai pesci. La nostra razionalità ha origini irrazionali. 

********

Sentire di essere un animale, cambia veramente la percezione delle cose. Io, non dissimile a uno scarafaggio o a una tigre, un delfino o un bruco. Mi muovo, cerco. Unica differenza, non ho smaniato per riprodurmi. Ma questa è più una cosa individuale, che legata alla mia specie, che, in genere, smania, eccome, per riprodursi.
Il sentirmi animale, stranamente, non diminuisce affatto il mio cosiddetto afflato spirituale. Sapermi animale, mi fa sentire stranamente potente. Potrei aggiungere che è bello sentirsi animale e vedere gli altri come animali.
Animale ha in sé la parola anima. Animale è spirituale.

********

I macachi sono i primati più diffusi sul pianeta, dopo l’uomo. 
Può darsi che in futuro ci daranno filo da torcere.