E dunque: danzare la vita: solo questo conta.
In faccia e in culo a tutto e tutti.
Danzare in faccia a chi non cerca la verità.
Danzare in faccia a tutte le versioni ufficiali.
Danzare in faccia ai servi, mille volte peggio dei padroni.
Danzare in faccia al dolore e alla morte.
Danzare in faccia ai critici, ai professori, agli accreditati alla cultura ufficiale.
Danzare in faccia alla facce di merda.
Danzare in faccia a chi ci vuole solo come pezzi di carne da ammucchiare e gestire.
Danzare in faccia all’assurdo.
Danzare in faccia a quell’idiota di Sisifo e alla sua stupida pietra.
Danzare in faccia ai superbi.
Danzare in faccia agli idoli, ai miti, alle fiabe.
Danzare in faccia al regime.
Danzare in faccia alla malattia.
Danzare in faccia ai musi duri e incarogniti dei mentitori ufficiali.
Danzare in faccia alla cosiddetta arte.
Danzare in faccia alle buste paga, ai creditori, ai debitori, agli insolventi di regime.
Danzare in faccia alla carcassa della televisione mondiale.
Danzare, piroettando su un coperchio chiuso di pianoforte, in faccia ai collusi dell’ordine del mondo.
Danzare in faccia alle mafie, delle quali le meno pericolose sono quelle con le armi.
Danzare in faccia agli ipocriti.
Danzare in faccia all’amore.
Danzare in faccia all’odio.
Danzare in faccia alla filosofia, alla storia, alla letteratura.
Danzare in faccia agli aerei in decollo.
Danzare in faccia a un’alba o a un tramonto.
Danzare in faccia a fucili puntati, schivare le pallottole piroettando in punta di piedi.
Danzare in faccia alla stupidità e all’intelligenza.
Danzare, danzare, danzare lungo il sentiero invisibile.
E, a tarda notte, spegnersi in lievi canti rivolti alle stelle.
Morire in faccia alla luna, danzando l’attesa del nuovo, inevitabile, sole. Felici, senza aspettarsi di rivederlo. Quel sole danza. Quella danza sei tu.
Pare che San Francesco, in barba al Papa, gli ballasse davanti una danza imbecille...
RispondiEliminacomunque, bellissima poesia Massimo