Sì dice che la rivoluzione russa fu finanziata da alcuni banchieri tedeschi e americani. Lenin ricevette soldi, parecchi soldi, dal Kaiser Guglielmo II e il ritorno di Trockij in Russia nel 1917 fu finanziato niente meno che dalla J P Morgan di New York. Lo scopo principale nel finanziare questi famosi rivoluzionari era mettere fuori gioco una volta per tutte la Russia zarista. L'obbiettivo dei banchieri tedeschi e americani era potersi spartire i nuovi e fiorenti mercati petroliferi mondiali e tutto il resto del commercio internazionale, senza quella che sarebbe stata una concorrente troppo forte per risorse. La Russia aveva il difetto di essere ricchissima, con una popolazione poverissima e tutte e due le gambe infilate in Europa. Era troppo da sopportare. Cosa c'era di meglio di una bella rivoluzione popolare per metterla in ginocchio definitivamente?
Cosa c'è di vero in questa versione dei fatti non lo so, è quantomeno verosimile.
Di solito chi parla di queste cose fa partire un pippone sul complotto giudeo - pluto - massonico con accompagnamento di Illuminati vari, per finire con il Nuovo Ordine Mondiale ecc ecc. Me ne guarderò bene. Ci provo' quell'ingenuo di Celine e gliene incolse talmente male che la sua vita ne fu rovinata.
Oggi, grazie a Internet, un po' di complottismo non si nega a nessuno. Come sempre però, verità e idiozia si mescolano a tal punto che non si distingue più nulla.
Un controllo assoluto su questo verminaio che è la storia umana, non mi sembra verosimile. Le variabili sono troppe perfino per le elite più potenti. Tuttavia la volontà di potenza non dorme mai. La storia è un incubo idiota dal quale non vogliamo svegliarci. Il fiume del divenire è una corrente spaventosa dentro la quale ha luogo una strabiliante eterogenesi dei fini, come dire che le cose vanno a cazzo come vogliono, nonostante tutti i complotti. Le analisi sono sempre tutte fatte a posteriori.
E intanto ancora non capiamo veramente cosa fa di noi, noi.
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