Rivedo per caso in TV Canzonissima 70 con la Carrà che canta, “Ma che musica maestro” e ci ritrovo inalterato lo stesso stupore e la stessa dolce malinconia che provavo bambino quando sentivo il basso rimanere sul fa e l’accordo della strofa cambiare in sol in un saluto sublime a quel mondo che era per me nuovissimo e antichissimo allo stesso tempo.
“Sabato è festa, Domenica è festa, non c’è mai lunedì”…
Quell’accordo che cambiava e quella nota di basso ferma, così anni 70, mi commuovono ancora adesso. E la sua voce così “normale”, così da brava ragazza, mi dava la sensazione che tutto il mondo fosse spalancato di fronte a me, pronto ad abbracciarmi. Dio, com’era rassicurante la Carrà, in un modo che non può più esistere ora, che le figure che si dovrebbero ritenere rassicuranti sono messaggere di un'inquietudine mortale, tipo Renzi e compagnia.
Il televisore in bianco e nero splendeva nel buio della sala e mamma e parenti o papà e nonna erano intorno e io sentivo di conoscere per certo il significato della parola felicità. Mi avvolgeva ovunque, potevo viaggiarci dentro, era perfetta, inesauribile. La più perfetta delle illusioni, nascosta in una canzoncina idiota. È giusto che proprio lì debba stare.
Il ritornello pacchiano era invece l’orgia della festa di paese, l’albero della cuccagna, l’occhiata lasciva alla moglie bella e formosa del padrone, la sagra di una vita che pare debba mantenere tutte le promesse. Un bambino. Avere ancora quell’eternità di tempo a disposizione. Che anni, che colori, che sapienza. Sapevo tutto. Ho sempre saputo tutto. È dopo che ho cominciato a non sapere più nulla.
L'unica patria dell'uomo è la sua infanzia.
RispondiElimina(Rilke, credo).
L'unica patria, caro HIV.
RispondiEliminaSembra uno strano gioco da equilibrista
RispondiEliminaSempre piu' in alto e poi un bel mattino
Ti svegli con la voglia di ritornar bambino
..
Sono d'accordo con te Anonimo qualcuno . è una sensazione che provo spesso anch'io . Anonimo Alex.
RispondiEliminaps
Leggo questo blog a volte involontariamente e altre volentieri. anche dove ci sono articoli che possono stonare con quello che penso io ...o più semplicemente con quello che "vivo io" ( perché mica mi riesce ancora di unire quello che penso con quello che vivo, o magari si ma penso di no? ) comunque ti leggo ancora più volentieri. Per un motivo o per un'altro mi piace leggere questo blog) . Era giusto una parentesi la mia .
Un saluto