Cronache Babilonesi

Cronache Babilonesi
Escursione nella Filosofia - Edward Hopper (1959)

martedì 23 aprile 2013

Questo strano Aprile




Uccidere le ore una a una, per trovare quella che ti ripaga di tutto. È la strategia del dispendio, l'unica possibile, in questo strano Aprile.
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Ognuno si lamenta del mondo che ha anche lui contribuito a peggiorare, anche solo cacando.

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I limiti della crescita. La mia generazione è già adesso condannata a una vecchiaia atroce. Si salveranno soltanto quelli che avranno potuto mettere qualcosa da parte, i potenti. A metà secolo, sarò un quasi novantenne (se ci arriverò, naturalmente), avrò l'età che ha adesso il nostro bene amato presidente. Sarò un novantenne in mezzo a milioni e milioni di novantenni. Che ne faranno di noi?
La domanda è tutt’altro che fuori luogo.
La risposta è che ci dovranno fare fuori, è inevitabile.
Bisogna dedicare questa vita a combattere l’inevitabile, fino in fondo. Bisogna credere, bisogna lottare, perché l’uomo diventi uomo.
La scimmia sogna, in questo strano Aprile. Nel sogno distende la mano per raggiungere qualcosa che non vede, ma che desidera fortemente. Cosa? La scimmia non lo sa, non ancora.
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Che fare, in questo strano Aprile, quando l'inutile farsa trova il suo compimento? Quante parole sembrano importanti, definitive, e sono solo vuote e banali. 
Ognuno pilota la sua barchetta sottocosta, andando su e giù, a vuoto, credendo di compiere traversate fenomenali. 
La verità, la verità, che noia. Sempre la verità. La verità è il mio corpo che invecchia, lentamente, per fortuna.
La verità è una fortezza inaccessibile. Non si vive nella verità, si vive della verità. Siamo epifenomeni della verità, parziali e negletti. La verità ci passa attraverso e ci usa, anche e soprattutto quando non la vediamo.
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Il ridicolo è la cifra della consapevolezza. E' la sofferenza che impedisce al ridicolo di manifestarsi. Aumentando la consapevolezza, il ridicolo si manifesta.
Perché dovremmo prenderci così sul serio, in questo strano Aprile?
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Ohne Angst Leben. Sigfrido. Con il bicentenario di Wagner saltano fuori cose interessanti. Lo “stupido” Sigfrido, immune dalla paura, fa fuori Odino e distrugge il Walhalla.  Nella totale noncuranza per il cielo e per gli déi, l'eroe trema soltanto davanti a una bella figa. 
Ecco, qui c’è spiegato tutto.


7 commenti:

  1. Prevedo ospizi infiniti della dolce morte.
    Gerontometropoli con centri specializzati, gestiti da giovani settantenni.

    A.

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  2. Sigfrido è un tecnico. Prima o poi scoprirà la maniera per farsi tirare un pompino direttamente da un iPAD, e allora non lo sconvolgerà più nulla.

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    1. Perché, non è già possibile farsi fare un pompino da un iPAD? Ma allora COSA me l'ha fatto, l'altra volta?

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    2. Meglio che non tutto sia noto, sennò si attenta ai misteri.

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  3. Se non fosse per quella puzza insopportabile e tipica dei vecchi, un mondo decrepito potrebbe addirittura essere poetico.

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    1. Sì, ma la figa secca non è il massimo ... per non parlare del bastoncello secco ...

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