Godard definiva questa inquadratura "la più triste di tutta la storia del cinema".
Io in verità non ci trovo tristezza. Ci trovo il più erotico e seducente sguardo mai dato a un povero spettatore dell'esistenza. Essere guardato così,
come si guarda chi ti vuole trovare.
E nel trovarti vuole che tu ti perda, senza più io né tu. Smarrito ogni confine. Essere guardato così, come celebrare
un appuntamento con l'essenza del desiderio.
Essere guardato così, è il senso della vita.
Essere guardati così è un meraviglioso invito all'annientamento. Non ho mai sopportato Godard. Sono sicuro che ai suoi funerali una buona metà dei presenti si addormenterà dopo il primo tempo.
RispondiEliminaO anche durante il primo. La mannaia de l'absolu.
Eliminaquell'espressione mi ricorda Cristina Campo
RispondiEliminala sua Tigre in poesia...
Non conosco molto la poesia di Cristina Campo, ma dalle foto che ho visto era molto bella. E già questa è una poesia.
EliminaNon c'è un filo di tristezza ma nemmeno di eortismo in questo sguardo, una Tigre sì ma la Tigre Assenza, caso mai, citando la Campo. L'unica cosa a colpirmi è la convergenza prospettica della linea degli occhi e di quella della bocca con il baricentro costituito dal naso. Un ritratto senza vita come quelli di Giuseppe Arcimboldo...
RispondiEliminaStefano
Oddio, se tutti i ritratti di Arcimboldo fossero così ...
EliminaPiù degli occhi, la bocca.
RispondiEliminaLa bocca, la bocca. Essere guardati con la bocca.
EliminaMi rendo conto che un singolo scatto non rende giustizia a una femminilità che per i miei gusti è totale, da perdersi (i gusti son gusti, abbiate pazienza). Avrei dovuto mettere l'intera sequenza.
RispondiEliminaOgnuno ha il proprio imprinting di piacere. Dove per uno c'è follia, per un altro può esserci solo un pesce lesso. L'ho visto accadere molte volte.
Per quanto mi riguarda, c'è vita e follia.
Grazie alla tua capatina da me per Refn ti riscopro...
RispondiEliminaDa te lessi il più bel post che abbia mai letto in vita mia.
Anzi, tanti dei più belli.
La cosa buffa, un corto circuito stranissimo, è che grazie al tuo commento su Valhalla ne ho ritrovato uno vecchio di un mio grande amico che, tra l'altro, ho rimandato qui.
Il corto circuito non è solo nell'aver ritrovato quel commento, ma anche che su Valhalla avete citato gli stessi autori e che il regista preferito di Rocco sia...Godard...
Tutto torna.
Un saluto Esimio Massimo
pesce lesso, pesce lesso! :-)
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