Cronache Babilonesi

Cronache Babilonesi
Escursione nella Filosofia - Edward Hopper (1959)

venerdì 19 agosto 2011

L'uomo in rivolta, si rivolta


“Bisogna immaginare Sisifo felice.”
Solo per avere scritto questa frase verrebbe voglia di urlare a Camus, finiscici tu a rotolare su e giù quel masso del cazzo.
Al milionesimo anno forse avrai capito di avere scritto una stronzata.
Bisogna maledire Sisifo mille volte.

15 commenti:

  1. Un po' duro con Camus?
    avrà detto come tutti noi alcune cazzate, col pericolo di avere un editore pronto a pubblicargliele anche, ma tutto sommato, Camus, non era uno che, come scrittore, meritava quella fine lì, tanto più che come uomo non avrebbe fatto rotolare il masso manco in pendenza.
    Lo Straniero è un capolavoro, per quanto Kafka fosse sottoterra da un pezzo, ma Kafka è il più grande scrittore del Novecento, Camus non ha colpe.

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  2. @ Dinamo
    Io ho amato Camus, e ancora lo considero tra i più grandi, ma sono stanco dell'apologia del sacrificio ... fine a sé stesso.
    Da questo tipo di stoicismo alle gauloises nasce tutta la fregnaccia dei nouveau philosophes ecceterà ecceterà.
    la frase nasce più che altro dalla rabbia.
    Poi, nessuno merita nessuna fine. Tanto, arriva lo stesso.
    Kafka è il Novecento, insieme a Proust e Beckett.
    Joyce non sono mai riuscito a farmelo piacere.

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  3. Quando gli scrittori diventano così spudoratamente moralisti, perdo pure io la pazienza, tantopiù che di stoicismo responsabile e civile ne abbiamo piene le palle.
    Ciononostante, (ma ora parlo di vita "vissuta") sono cresciuto in mezzo a sacrifici reali miei e di chi mi sta/va vicino, ed ad altrettanta gente che ne dissipava i frutti. preferisco il concreto sforzo generoso all'edonismo sanguinetiano, almeno come stile di vita, anche se (continuando a parlare per letteratura) la colpa dissipatrice dostoevskijana, non si scorda.
    Questo per dire che la vita è un conto, quando si scrive sulla carta, però, bisogna guadagnare il pezzo, stare attenti a ciò che si fa, perché c'è molta più benzina in mezzo al vizio che non nella virtù... anche se, col Novecento, l'apologia del negativo, del positivo rovesciato, delle impasse, hanno stancato ugualmente.
    Joyce è un po' come la Milano di Landolfi: non esiste.

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  5. @ Gentile anonimo
    Il mio nome e cognome è scritto bene su questo blog. Per cui la domanda è: chi cazzo sei tu, invece, che non hai capito una fava di quello quello che c'è scritto.
    Camus non è nelle mani di nessuno. E delle tue lezioncine sulla necessità di vivere non so che farmene.
    Sull'ignoranza che dilaga sul web e fa coppia con la presunzione sono d'accordissimo.
    Quella di farheneit non l'ho capita, ma sostanzialmente chissenefrega.
    A Farheneit non ci vado di sicuro. La mia ignoranza e presunzione non arriva a tanto.
    Caro anonimo del cazzo, puoi dirmi le peggio cose, non mi offendo per così poco. Abbi però almeno il coraggio di firmarti.

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  6. ma perchè è importante sottoscrivere?che fai mi vieni a trovare? Le opinioni non hanno necessariamente bisogno di un padrone e conservano un'autonoma identità Almeno qui sul web. spari volgarità e cazzate e ti senti per questo un gran figo, capace di mettere il cazzo prima e dopo ogni parola e prima di qualsivoglia attività cerebrale. Prova a dire le cazzate che dici in un contesto vero dove qualcuno prende il posto di camus e ti fa un culo così. coglione del web.
    sono saverio, francesco , michele, giacomo e sto cazzo. tu parla bene e poi lo faccio anch'io. se la storia non ti va chiudi questa fogna. Sei della stessa stoffa della lipperini e segui l'istinto del gruppo e perdi individualità, come i babbuini.

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  7. @ Gentilissimo anonimo
    Purtroppo mi sa che l'unica fogna nei dintorni sei tu. In altri tempi, sì, bello mio, che ti sarei venuto a trovare, anche in capo al mondo e con grande gusto. Non avrei neanche perso tempo a replicare.
    Adesso, semplicemente, me ne frego.
    Ripeto, non mi offendono gli insulti proferiti da nullità come te. Capisco che hai bisogno di sfogarti.
    Se tu fossi stato una persona intelligente ci si sarebbe potuti confrontare su quanto ho scritto, che, per quanto discutibile o magari fastidioso o stupido, ha un suo perché. Tu avresti detto la tua, io la mia e magari qualche tipo di scambio ci sarebbe stato.
    Ma poiché sei partito subito con insulti pesanti e inutili nei confronti di una persona di cui non sai nulla, da adesso in poi mi limiterò a ignorarti.

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  8. io invece ti verrei a trovare anche adesso coglione del web. Sei tu che insulti la storia, la letteratura e la memoria di gente che ha speso la vita intera per dare a noi materia per riflettere. La tua leggerezza , il frasario che usi sono offensivi più d'ogni altra cosa. Con un ebete che mette il cazzo ogni due parole non c'è da confrontarsi. me ne fotto della tua opinione, solo non sopporto questo sfichettare con leggerezza temi e testi di tutto rispetto, qualunque sia l'opinione che se ne abbia. Tu sei irrispettoso di quei testi e non meriti alcuna considerazione. Questo posto resta una fogna al pari del tuo frasario e della tua persona. sei il nulla verniciato di citazioni

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  9. @ Anonimo

    Vuoi venirmi a trovare? Io sto a Milano.
    Fammi sapere quando e dove.
    Dato che con un ebete come me non c'è da confrontarsi, sono curioso di sapere che cosa hai intenzione di fare.
    L'hai messa giù da duro, sul personale.
    Cosa vuoi fare, epurarmi?
    Dammi retta, finiamola qui.
    Se questa fogna ti ripugna, semplicemente, non venirci.
    Per un intellettuale della tua levatura ci sono sicuramente modi migliori per passare il tempo.

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  10. @ Anonimo
    La cosa che mi fa ridere, è che tutto questo proviene dal sito della Lipperini, caro saverio ecc. ecc. Cioè gente alla quale mi accomuni e con cui non ho nulla a che fare.
    E pensare che il tuo primo commento letto lì, nonostante fosse troppo livoroso (il troppo livore smorza tutto l'effetto) mi trovava persino d'accordo.
    A me fa schifo l'ipocrisia lipperiana. E da quando c'è lei a fahreneit, non lo ascolto più.
    Da lì arrivi qui. E questo è un blog personale, non un sito di critica letteraria.
    Qui io scrivo come mangio, quello che mi viene in testa, sull'umore del momento.
    Qui, io non mi devo giustificare di uno sfogo che può avere mille origini diverse, perché altrimenti un perfetto sconosciuto prende a insultarmi.
    E infatti non mi giustifico. Potrei spiegare il perché e il percome, ma proprio non me ne frega nulla.
    Rivolgi le tue energie a qualcos'altro, è meglio.
    In ogni caso, come si dice, rimango a disposizione.
    Quando vuoi passare per Milano fammi sapere.

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  11. a milano ci son stato qualche anno e non ci tornerei neppure per mazziare uno che insulta camus. Ho solo risposto al tuo livore giovanile( un tempo, dicevi) che aleggiavi nei tuoi precedenti interventi e che forse non hai più. Poi fai bene a ridere perchè in effetti ho equivocato sulla lipperini e dintorni pensando che sostenessi i loro interventi. Ma la tua ironia è forse un po' introversa ed allora manco pare ironia e uno la scambia per un'opinione. Ad aver mollato fahreneit siamo almeno in due. Poi davvero non valuto "lipperatura" un posto dove si fa critica letteraria. Diciamo che la tizia si è accattivata l'attenzione di un po' di gente (e di blog di tutto rispetto) e riesce a confondersi fra questi. Non so, malizia suggerisce che sia arrivata in radio grazie ad un fitto intreccio di relazioni con case editrici ed autori forse anche bravi ma sconosciuti. Si fa portavoce di tendenze che raccatta sul web e ripaga con strategie comunicative chi in qualche modo la sostiene, magari in perfetta buonafede. Leggendo in rete ho trovato certe storie che confermano questa ipotesi ma anche un atteggiamento perentorio e pericoloso (per una storia di blog e post un tizio si trova impelagato in una questione giudiziaria promossa dalla lipperini.). Bene, chiarito tutto questo, su camus credo ti sia sbagliato, per come la vedo io. Dietro l’assurdo scorre la necessità del vivere che camus non dà per scontata ed infatti il suicidio è la prima ipotesi a prendere in considerazione. Ma se scegli la vita devi sopportarne il peso e trovare un equilibrio sul filo della dignità affinchè quel macigno non ti schiacci. Il sisifo di camus sceglie di vivere e regge la pietra in eterno, il lavoro assurdo dell’esistenza. E’ l’assurdo che gira in quotidianità se scegli di vivere. Sisifo è il contrario della resa e della sottomissione, è la reazione positiva, la conservazione della dignità pur dentro i limiti umani. La ripetizione all’infinito del sacrificio è dignità dove il suicidio, la perdita della vita, sarebbe nichilismo estremo.

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  12. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  13. Ok adesso che hai scritto la tua bella lezioncina e sei tutto contento, è venuto il momento di chiudere il sipario.
    Grazie per le delucidazioni su Camus e la Lipperini che spandi dall'alto della tua chiaroveggenza, ma ricordati che tu sei venuto qui, a casa mia, senza sapere un cazzo di me e mi hai insultato pesantemente.
    Poi, come se niente fosse, te ne vieni fuori a spiegarmi il perché e il percome della vita, senza neanche un barlume di scuse per avermi dato della fogna, della nullità, del coglione del web e quant'altro.
    Beh, non funziona così, testa di cazzo.
    Qui finisce la saga delle tue stronzate.
    Da adesso in poi qui non sei più ammesso.
    Non me ne fotte niente di quello che scrivi o pensi, per me è SPAM.

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  14. @ Un'ultima cosa, anonimo

    Stai molto attento a parlare di mazziare qualcuno. Anche solo per scherzo.
    Stai molto, MOLTO attento.
    Detto questo, qui sei off limits.

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  15. Ho modificato in parte il post, dove in origine davo del coglione a Camus per avere scritto quella che ritengo una stronzata. Ho tolto l'insulto scritto in un momento di rabbia, contro quello che rimane, non solo un grande scrittore, ma un grande uomo, senz'altro migliore dei topi di fogna che circolano al giorno d'oggi.
    Io, come molti, conosco bene cos'è la fatica quotidiana.
    Maledico il masso che faccio rotolare ogni cazzo di giorno.

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