Cronache Babilonesi

Cronache Babilonesi
Escursione nella Filosofia - Edward Hopper (1959)

giovedì 11 agosto 2011

Contorsioni mentali di un lumpen proletar


Fossi anche il più clamoroso cretino, voglio esserne totalmente consapevole.
La perfetta coscienza dei miei moventi e atti resti almeno come conquista.
Esacerbare il proprio narcisismo con la pretesa della più completa lucidità.
Sapere di non avere neanche questo.
Rimanere un idiota che vuole farsi bello di fronte a un pubblico inesistente.
Cercare un senso nel non senso.
Illudersi di essere intelligente.
Illudersi di sapere di illudersi di essere intelligente.
Illudersi di sapere di illudersi di sapere.
Siamo buchi. Tappiamo buchi.
Con un po’ di sforzo si potrebbe comprendere la pochezza che c’è in ogni cosa.
Dietro la pochezza la magnificenza, dietro pochezza e magnificenza, moti browniani. Hume rimane forse l’unico che ha azzeccato qualcosa.
Ma sono stanco di girare intorno alle solite cazzate.
Rimane il discorso sul suicidio di Camus. La vita vale la pena di essere vissuta?
Neanche su questo c’è concordanza.
Ognuno decide per sé. Se lo può.
Il fatto che non tutti credano di potere, apre il campo a nuove indagini.
Nasce la società civile.
Resta il fatto che al cosiddetto uomo moderno, l’unica libertà rimasta è quella di farsi fuori.
Per il resto non c’è libertà alcuna, o se c’è, è un margine sottile sottile.

3 commenti:

  1. Inutile parlare di Libertà, parola e concetto puzzoso. Esistono i diritti (giuridici) di classe, qualsiasi classe, (non esistono nemmeno i diritti Umani), ma la Libertà è una roba vattelapesca, l'amo verminolento di qualche arruffapopolo. La Libertà è l'invenzione di qualche idiota a cui pare tanti idioti annusano le chiappe...
    PS: mi sa che hai ragione a dire che "siamo buchi" e che ci/li tappiamo.
    ciao Massimo

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  2. Massimo mi sembri in una fase di pessimismo feroce. Intendiamoci, sono lo ultimo a poter sindacare sul pessimismo degli altri... ma da antico adepto del ramo posso dirti che secondo me rimane la liberta di non fare nulla, farlo in tutte le sue possibili e impossibili forme (svalutare quel che si fa fino al nulla, anche svalutarsi come esseri). Rimane pure la liberta di irridere i comportamenti civil positivi delle fazioni in campo, a partire da quella indiana. Ciao.

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  3. @ Dinamo

    Completamente d'accordo. Mi piacerebbe dire con Gaber che la libertà è partecipazione ...
    Ma ultimamente non è che c'ho tanta voglia di partecipare. Sempre pronto a cambiare idea, però.

    @ Larry

    E' vero. Io sono di natura un pessimista ottimista. Nel senso che poi se cce sta da divertisse ...
    La libertà di non fare nulla richiede, secondo me, un grado di libertà interiore che purtroppo mi manca ancora ...
    Una parte di me, pur sapendo che sono tutte fregnacce, ancora gli presta attenzione. E si incazza. Diciamo che non ho raggiunto la moksha, ecco. Ci sto lavorando.

    Massimo

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