Cronache Babilonesi

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Escursione nella Filosofia - Edward Hopper (1959)

martedì 17 febbraio 2015

Reato di perplessionismo



Hanno introdotto il reato di negazionismo in Italia. Non poteva fare diversamente questo governo, ormai il terzo in carica che non è stato eletto da nessuno. Giusto in un paese di nessuno, dove le opinioni a cazzo sono elevate a sistema, ecco che arriva il reato di opinione.

Voglio vedere se arrestano chi nega che in Palestina sia perpetrato ormai da decenni un sistematico sfruttamento e massacro della popolazione araba. Penso che non sarà arrestato nessuno.

Voglio vedere se arrestano qualcuno che nega che l’attuale cambiamento climatico sia opera dell’uomo.

Voglio vedere se arrestano qualcuno che nega che ci sia la benché minima relazione tra il ribollire degli estremismi e fanatismi islamici e la politica estera americana. Dubito che scatteranno le manette.

Voglio vedere se arresteranno qualcuno che afferma che i Pellerossa erano cattivi e l’uomo bianco ha fatto bene a sterminarli quasi tutti e a rinchiudere i superstiti nelle riserve. Non sento arrivare le sirene.

Voglio vedere se arrestano qualcuno che afferma gli Stati Uniti sono un paese civile, incline alla pace e notoriamente non razzista. Stanno già allestendo i Nobel per la pace.

Ah già, questi ultimi sarebbero casomai reati di affermazionismo.

Potrebbero però introdurre anche il reato di perplessionismo, già che ci sono.

Non so, a me tutta questa storia dell’ISIS e le minacce e le decapitazioni e l’improvviso bordello scatenatosi in Libia, la sistematica Settimana dell’Odio scatenata sui media nei confronti del Male, cioè il terrorismo islamico … beh, mi lascia perplesso.

Oddio, certamente non mi sogno di “negare” (non sia mai per carità, che soffro d’asma allergica e la prigione mi farebbe male) l’esistenza del terrorismo islamico. Quelli sono cattivi e ci vogliono decapitare tutti.

Solo che se fin dall’inizio li avessimo lasciati stare, ma dico all’inizio inizio, tipo subito dopo la seconda guerra mondiale, dubito che ci saremmo trovati nella situazione attuale.

Pensiamoci un attimo. Se le riserve più grandi del petrolio mondiale fossero state, per qualche caso del destino geologico, tutte sotto la penisola italiana, dove pensate che saremmo finiti noi?

Come pensate che sarebbe stato smembrato e disintegrato il nostro bel paese? Pensate che ne avremmo beneficiato noi, dispensando munificamente l’oro nero al mondo affamato? Pensate che gli USA ci avrebbero fatto campare? Pensate che l’URSS non avrebbe provato a mettere mano su di noi? Pensate che staremmo qui a perdere tempo con il reato di negazionismo o perplessionismo? La maggioranza del popolo italiano sarebbe ancora dedita all’agricoltura e alla pastorizia, la dove i pozzi di petrolio avrebbero lasciato un po' di spazio per la coltivazione. Ma noi abbiamo il cibo, la dieta mediterranea! Non potete farci questo!
Tenetevi i vostri spaghetti, razza di selvaggi puzzolenti, ci direbbero. Ringraziateci per avervi portato la Santa Democrazia. Ingrati terroristi.
I nostri numerosi e vivaci figli, partoriti dal ventre ruggente di Madre Miseria, avrebbero fatto di necessità virtù e si sarebbero messi pel mare aperto verso che ne so, l’Africa, oppure le gialle terre di Palestina. E li sarebbero stati rimandati indietro a fucilate.

È una prospettiva talmente terrificante, che è meglio non pensarci. Anzi, se vogliamo seguire le direttive dei nostri cari padroni, non pensiamo a niente, li faremo felici.

Anche i milioni di disoccupati in Italia, dopotutto, godono del privilegio di avere la TV con almeno una cinquantina di canali, per non parlare degli smartphone con Whatsapp, ecc, ecc.

Sedetevi sul vostro divano pieno di acari, non pensate alle bollette e all’ISIS, avete Sanremo o i reality e se proprio volete dilettarvi nella delicata arte dell’opinionista, c’è una trasmissione dedicata per canale, che spiega esattamente quello che dovremmo pensare.

Mi raccomando non negate nulla. La Verità è un libro aperto nelle loro mani.

Leggetelo, imparate la lezione a memoria, scegliete il canale che preferite e non rompete i coglioni.

2 commenti:

  1. viene alla luce che la democrazia, quello che si intende comunemente con questo termine, è la forma meno costosa -in termini economici e sociali- di dominio; invece in essa è radicato e insieme dissimulato un rapporto sociale disumano

    da

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  2. preferisco le capre alle pecore ...;-)

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