Cronache Babilonesi

Cronache Babilonesi
Escursione nella Filosofia - Edward Hopper (1959)

martedì 13 maggio 2014

Adesso è adesso



Sei tornato, ti dicono le cose.
Implorano i muri,
bisbigliano le carte da parati
crepitano le sedie,
lampeggiano i quadri appesi,
fremono le lampade,
urgono le cose tutte
di essere risparmiate
dalla catastrofe del tempo,
strappate dalla morte per annegamento
nell’eterno flusso dell’Adesso.
 
Il tempo intanto intorno danza
la danza del sogno infranto
Vedi, sei tu quel bambino
che gioca solo in una stanza
Tutto è come è sempre stato
Eternità dolcezza e incanto
L’orlo del letto è una scogliera
e il pavimento è il mare
Ti diverti a scagliare
un soldatino giù dal letto
mandandolo ad annegare
sul pavimento.
Dal salotto arriva il rumore
della televisione.
La squadra del babbo,
sembra sul punto di accedere
alla finale per lo scudetto
Ma non ti importa
Pensi soltanto all’invasione in atto
dei soldati americani sul tuo copriletto.
Ti rivedi sdraiato su quel letto-scogliera
mentre scruti dall’alto quel solido mare.
L’abisso dei decenni si è dissolto come cera.
 
Ciao, piccolo, dici al tuo te stesso.
Sono qui con te.
E lui si ferma e si guarda in giro,
come se davvero
potesse sentirti parlare: sta quieto un poco,
poi ricomincia il gioco.
Sono qui, bisbigli al suo piccolo orecchio.
Non ti lascerò mai più da solo.
 
Una striscia di sole crea barbigli sullo specchio,
attraversa in diagonale
quell’immenso pavimento-mare
fino alla riva del muro opposto.
I soldatini mandano deboli riflessi
In fondo siamo tutti
soltanto figli di noi stessi.

1 commento:

  1. e figli dell'illusione del tempo che si infrange disintegrandosi sulle nostre certezze azzerate.

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