Cronache Babilonesi

Cronache Babilonesi
Escursione nella Filosofia - Edward Hopper (1959)

martedì 27 settembre 2011

Comizi d'Odio

Santoro, Travaglio e Ruotolo nell'espletamento della loro funzione pubblica

C'è stata, in una certa epoca, una osmosi, tra il mondo della cultura e la TV. Io ho una certa età, e posso dirlo.
Non che tutto fosse bello, anzi. Il dramma della TV è nato con essa.
In buona sostanza, però, una certa parte di TV tentava di occuparsi della educazione delle masse ... Le pepite d'oro erano mescolate in parti quasi uguali al resto ... chi voleva poteva attingerne a piene mani ... per gli altri, a scelta, Mike Bongiorno.
Succedeva quando esistevano ancora gli intellettuali e contavano qualcosa ... egemonia della sinistra, direte voi ... certo, ma pur sempre egemonia di molta qualità ...
Poi, qualcuno, là in alto (spesso sempre a sinistra: il processo in Italia, è cominciato ben prima di B.),  ha pensato bene di svecchiare il tutto...Basta polpettoni ... la ggente vogliono divertirsi ... perciò! Basta slogamenti di mandibole!
I motivi sono tanti e sono stati sviscerati a destra e a manca, non mi ci metto pure io ...
Il business ha semplicemente preso il sopravvento e, con esso, l'influenza della cultura nella società è diventata pressoché nulla.
Da allora si è mirato sempre in basso e il suolo si è riempito di buchi.
E' iniziata (e non è ancora finita) la lunga stagione dell'odio degli autori dei palinsesti, nei confronti del poppolo.
Sì, perché bisogna odiarlo, il poppolo, per desiderare di ridurne il cervello a dimensioni sempre più piccole ...
Bisogna tenere l'uomo in conto di zero per avere in progetto la totale diseducazione delle masse ...
Ci vuole un fortissimo desiderio di controllo per imbrigliare, imbrogliare, sedurre, inebetire, distrarre, spezzare la coscienza, giorno dopo giorno, mese dopo mese, anno dopo anno, fino a rendere l'uomo medio incapace di concepire la più piccola idea di una società più giusta ...
Qui sta il punto.
Una società migliore, più giusta, più equa ... da quando non si parla più di trasformare la società?
Dalle TV del mondo è sparito il più piccolo accenno a un obbiettivo del genere. Figuriamoci dalla TV italiana.
La società non si trasforma. Per i bisognosi di trascendenza la religione è tornata in gran spolvero e i suoi protagonisti, pedofili a parte, sono eroi ... Impossibilitati al cambiamento, cerchiamo santi in paradiso.
La TV si è fatta inevitabilmente portavoce di un potere immutabile, che governa un mondo perennemente in crisi e però con l'obiettivo di una crescita (economica, naturalmente) infinita e indefinita ...
Il potere ha sempre odiato gli uomini ...
Soltanto adesso, però, questo odio è assoluto, definitivo, senza altra possibilità di riscatto che l'acquisita maggiore capacità di consumo ... pura illusione.
La censura delle idee non è mai stata così forte, in nessun altra epoca, neanche durante il fascismo.
Non è necessario il confino, basta l'oblio. Definitivo. Dagli schermi.
La TV è potere allo stato puro. E ci odia.
Ci considera bestie da tenere a bada con stuzzichini continui.
Ricordate. Loro ci odiano.
Non è semplice disprezzo. E' odio.
Il disprezzo potrebbe tramutarsi, prima o poi in indifferenza.
No, il potere non può ancora essere indifferente: ci odia, perché non può ancora fare a meno di noi.
Ha ancora bisogno di essere ancora votato, ha bisogno di sudditi per essere servito, ha bisogno di scherani per combattere tutte le sporche guerricciole intorno al mondo.
Ha bisogno di qualcuno che paghi TUTTE le tasse.
Il potere non può ancora sbarazzarsi di noi. Rosica, per questo.
Aumenta il suo odio per il poppolo.
Sa che senza di noi, sarebbe fatalmente destinato al cannibalismo.
E lui vuole continuare a mangiare all'infinito, mica essere mangiato...
Ma ci sta lavorando ... non dubitate ... prima o poi diverrà perfettamente autoreferenziale ... quando sconfiggerà la morte ... ci stanno provando ... lo dicono ... negano e affermano ...
Creeranno la sfera perfetta, nulla uscirà o entrerà ... la sfera di Pascal ...
Per adesso c'è ancora la TV: non più lo specchio, magari un po' appannato del mondo, ma il latrato d'odio costante che il potere riserva alle masse.
Noi serviamo solo per fare share ...
Ricordatevelo bene. Esistiamo solo per fare share.
E per pagare le TASSE. E per accudirli e servirli e riverirli.
E sperare in un cantuccio dove ci lascino fare i nostri bisognini ...
Non fidatevi quando dicono che vogliono informarvi ...
Non esiste più l'informazione, è partita dopo la seconda guerra mondiale ... ha agonizzato fino agli anni 70.
No, sono solo poteri  in guerra che usano il loro odio reciproco per nascondere l'odio più grande che nutrono per noi ...
Non ha importanza chi vince ... è un gioco senza avversari ... l'unico avversario vero siamo noi, già sconfitti in partenza ...
Il loro più profondo desiderio è lo share assoluto, vorrebbero avere come spettatore Dio, meglio ancora, essere Dio stesso che imbastisce lo spettacolo del mondo e si rimira per l'eternità, dai capelli fino a dentro il buco del culo, giù nel profondo ...
Noi li ostacoliamo, in fondo ...
Non chiameteli Comizi d'Amore ...

5 commenti:

  1. Massimo, personalmente (eccome sennò: impersonalmente?) allora personalmente ed impersonalmente credo che quel tipo di paleo-televisione (come l'ha chiamata Umberto, l'Eco della Saccenza) avesse dei grossi guasti e non arrivava a nessuno. si trovano degli anni andati dei filmati raccapriccianti, dove Sanguineti era quasi sempre in tv, e c'erano delle tenzoni tra poeti... come si chiamava? l'Aquilone?
    Credo, voglio dì, che le modalità di produzione della cultura non erano bone per la tv. Rimettere (anche nel senso di vomitare) sotto le telecamere i salotti intellettuali e letterari... io odio i circoli di letterati, ma anche se li amassi, non andrebbero messi lì.
    Secondo me, la tv dovrebbe fare cultura coi mezzi della tv, uno fra tutti lo show. far parlare gli scrittori importanti sì, ma non può essere quello l'unica strada.
    Bisogna puntare su un intrattenimento fantastico, su contenuti di intrattenimento importanti... le tribune politiche o intellettuali sono un callo al piede.
    Santoro, per esempio, è televisivamente un fuoriclasse. la sua conduzione è una goduria. il problema sono i suoi contenuti controllati.
    la tv di cui parli, secondo me, non aveva ancora capito come farsi e riproponeva frittatoni insulsi. poi, per carità, si guardavano... ma come si guarda un attaccapanni

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  2. Dinamo, io sanguineti in TV non l'ho mai visto, la tenzone tra poeti è una roba che ho scoperto su Youtube ...
    C'era tutta una parte di post che ho tagliato perché veniva troppo lungo, mannaggia!
    Dove parlavo della sauro TV ... io hoimparato un pochetto a leggere e scrivere prima delle elementari con il Maestro Manzi ... io ricordo di un Finale di Partita con Rascel e Chiari ...
    un Simplicius Simplicissimus sceneggiato (bellissimo) trasmesso alla TV dei Ragazzi!
    Mi ricordo che potevi virare sulla TV svizzera e trovare Durrenmatt con la Bonaccorsi, Flavio Bucci nella Montagna incantata, e poi l'Odissea e Dostoevskij ... tra gli anni 50 e gli anni 70 la TV italiana (e dove non arrivava lei c'era l'adiacente e accessibile (qui al nord almeno) TV svizzera), trasmettevano, in mezzo a varie cacate, delle vere e proprie perle.
    Molti hanno avuto accesso alla grande letteratura in questo modo ... poi naturalmente molti sono i chiamati e pochi gli eletti, come sempre.
    Anche gli show dell'epoca, mantenevano sempre un contatto con la cultura ... magari alleggerendola o dileggiandola, ma il contatto c'era ... e era roba di qualità.
    Quello che voglio dire è che creavano intrattenimento usando la grande cultura e qualcosa rimaneva sempre ... a chi aveva gli occhi aperti ...
    Anche il Pinocchio di Comencini era cultura, non fiction ...
    Adesso c'è la fiction ... non so se mi sono spiegato.
    Sanguineti in TV proprio non me lo ricordo ... mi sa che all'epoca mi drogavo ...

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  3. Che poi Santoro, a me, fa venire l'orticaria.
    Grande profesionista, per carità ... e vorrei vedere, con quello che guadagna.
    Ancora ancora con Samarcanda. Dopo si è creduto Dio in terra ...
    E poi le risse televisive mi hanno veramente stancato.
    Preferisco serie TV tipo Breaking Bad su Rai4, o Mad Men ...

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  5. Ti capisco Massimo, su Santoro, parlavo di tecnica del saperci fare... non riesco a ingollarmelo nemmeno io però.

    Sulla tv d'allora, la Sauro Tv come dici io me la sono persa anagraficamente, ma mi fido di te e in qualche modo mi rincuora. per quella che ho visto io, la cultura era già venduta in blocchi di cemento... oggi di persone che la saprebbero fare ce n'è, solo che non ce n'è per loro, di posto.
    la televisione... io so che è lì, la muta, gli occhi della presa di corrente che mi fissano, la sua larga faccia murata in una scatoletta... un brutto elettrodomestico in una stanza dove qualsiasi cosa risalterebbe come bella, dato lo squallore. è sempre spenta... forse prende vita dopo le due, due e mezza di notte... mi fa come un effetto cinematografico newyorkese.... una tarantella

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