Cronache Babilonesi

Cronache Babilonesi
Escursione nella Filosofia - Edward Hopper (1959)

domenica 13 maggio 2012

Il famoso questionario



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Non so se poi Proust ha risposto sinceramente a queste amenità ... ma in ogni caso, oggi  (!) sono al lavoro e (paradossalmente) non ho nulla da fare ... 
Roba da ombrellone ... o da esaurimento ... 


Il tratto principale del mio carattere.

Insoddisfazione

La qualità che desidero in un uomo. 
Generosità.
La qualità che preferisco in una donna. 
Generosità
Quel che apprezzo di più nei miei amici.
Gentilezza e intelligenza
Il mio principale difetto.
Timidezza e una certa ruvidezza (a volte), quando non vorrei.
La mia occupazione preferita.
Fare nulla, senza sensi di colpa.
Il mio sogno di felicità.
Essere libero di vivere a modo mio ed essere ammirato per questo.
Quale sarebbe, per me, la più grande disgrazia.
Avere ancora problemi di lavoro.
Quel che vorrei essere. 
Felice. Ogni tanto.
Il paese dove vorrei vivere. 
Italia, Milano, va benissimo. Altrimenti la Provenza.
Il colore che preferisco. 
Tutti hanno il loro perché, ma diciamo il blu cielo
Il fiore che amo. 
Me ne frego dei fiori, ma diciamo le violette.
L'uccello che preferisco. 
Il merlo.
I miei autori preferiti in prosa. 
Bernhard, Dostoevskij, Cioran, Buzzati, Berto, Céline, Bukowski, Dick. Gli altri possono piacermi, ma non ispirarmi.
I miei poeti preferiti. 
Leopardi, Szymborska ... ma in genere la poesia mi ripugna. I poeti, specie quelli vivi, ancora di più.
I miei eroi nella finzione. 

Nessuno. Mi rifiuto di avere eroi veri, figuriamoci quelli finti.
Le mie eroine preferite nella finzione. 
Idem.
I miei compositori preferiti. 
Bach, Brahms (non Beethoven, non più ...) Schumann, Schibert, Stravinskij, Bartok, Scriabin, Debussy, Ravel ...
I miei pittori preferiti. 
Bacon, Rembrandt, Breugel, Durer, Klimt, Klee ... troppi altri.
I miei nomi preferiti. 
Alessandra/o, Vittorio, Tommaso ... ma tutti i nomi vanno bene.
Quel che detesto più di tutto. 
La buccia del pomodoro.
I personaggi storici che disprezzo di più. 
Tutti.
L'impresa militare che ammiro di più. 
Le imprese militari sono solo inutili e schifosi massacri e basta.
La riforma che apprezzo di più. 
Abolizione assoluta di tutto.
Il dono di natura che vorrei avere. 
Il coraggio fisico.
Come vorrei morire. 
Lucidamente, ma senza paura e sofferenza.
Stato attuale del mio animo. 
Nervosismo rassegnato.
Le colpe che mi ispirano maggiore indulgenza.
Tutte, alla fine.
Il mio motto.
Pessimismo dell'intelligenza, ottimismo della volontà. Direi che basta questo.

3 commenti:

  1. Bel quadretto :)
    Ma che ti hanno fatto i poeti ? dunque la Szymborska si e' salvata perché morta...O_o

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  2. Cara S, normalmente i poeti non mi avrebbero fatto niente ... solo che, per motivi diciamo professionali, ne ho frequentati diversi per alcuni anni ... diciamo che mi è bastato, ecco.
    Ma poi penso che il discorso vale anche per gli autori di prosa. Meglio non conoscere mai i tuoi "idoli", potresti avere delusioni atroci.
    La Szymborska si è salvata perché la sua poesia è veramente straordinaria ... il suo punto di vista è sempre oltre le prospettive comuni.

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  3. Ho capito :)
    Per la W.Szymborska naturalmente condivido il tuo giudizio...e ti dirò, mi e' dispiaciuto, che dopo la citazione di Saviano in tv, sia diventata suo malgrado un " prodotto" e che la sua poesia sortisca adesso una grande banalizzazione...

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