Cronache Babilonesi

Cronache Babilonesi
Escursione nella Filosofia - Edward Hopper (1959)

martedì 6 marzo 2012

La più grossa sfiga


Io a Lucio Dalla invidio la morte: un bel colpo, improvviso, zac, fuori dai coglioni in un lampo, al colmo di una vita stravissuta, non troppo giovane, né troppo vecchio. Si è risparmiato il rincoglionimento, il pannolone, l'esclusione dal mondo come relitto del tempo che fu.
C'è gente che ha proprio tutte le fortune.
Dalla era credente: ahinoi, mi si deve indicare un solo cantante famoso che non sia credente.
Qua in Italia, i preti sono sempre  grandi amici dei cantanti, li frequentano, tengono omelie quando schiattano.
La gente dello spettacolo contribuisce a trascinare il popolo in quella strana fascinazione che è la Chiesa Cattolica: una organizzazione onnipresente che si occupa di indicare all'italiano che c'è un Dio buono che pensa a lui.
E meno male. Figurati se non ci pensava.
Ecco, a me questi cantanti e cantautori credenti infastidiscono un po'. Voglio dire, non ti lasciano un'alternativa.
Nessuno mai che bestemmi, che faccia una canzone di denuncia contro la pedofilia ecclesiastica, o a favore del pagamento del'Ici anche per le chiese. Mai uno che faccia una canzone a favore, che ne so, della fecondazione assistita, del'aborto, dell'eutanasia, del controllo delle nascite.  
Nessuno che dica più che la vita della gente è mediamente stupida, vuota e inutile. Una volta si arrischiavano, adesso no.
No, solo canzoni su come è bella la vita anche se ci sono i poverelli con la pelle di un altro colore, è dura senza lavoro, ma ce la faremo.
Mi aspetterei da un artista una canzone sulla condizione delle suore costrette a soddisfare le proprie voglie in modi macchinosi, oppure pezzi in cui qualcuno dice, Sai che c'è? ammazza un manager, starai meglio te. Ammazzane due, ammazzane tre, fai star bene anche me... Un Vasco Rossi che biascica Vooglio rapinare/ una banca in questa vita/ prima che in questa vita/ una banca rapini me ...
Sarebbe molto più educativo.
Macché, sembrano tutti complici di un'associazione per delinquere. Ci credo che Dio li favorisce. Anche Dalla.
E vai con Padre Pio, vai con la Madonna, vai coi poverelli d'Africa, vai con l'Opus Dei, vai con i finanziamenti alle opere pie ecc, ecc, ecc. Vai con case sparpagliate in tutta Italia, un patrimonio di milioni, macchine sportive, ecc, ecc, ecc.
C'è stato decisamente un Dio buono che si è occupato di Lucio e un po' meno del resto d'Italia.
I cassintegrati possono consolarsi ascoltando Dalla, il milionario che li capiva.
Intendiamoci, a me Dalla piaceva. Quando è morto ho pensato, eccone un altro sparito. Ora abbiamo solo Vasco Rossi e Ligabue: per il nuovo che avanza, i Modà.
Dalla era un poeta. Veramente. Metteva fieno in cascina, ma era un poeta. Faceva tramite con Dio, assieme a Padre Pio.
Popolo di santi, navigatori, eroi, cantanti, calciatori, ne abbiamo perso un altro.
Adesso deve venirne fuori uno come Pietro L'Aretino. Uno che vada in TV a picchiare Bruno Vespa, che sfidi la galera, che dica finalmente la verità: avere la Chiesa Cattolica sul suolo italico è stata la più grossa sfiga che potesse capitare a un popolo.

3 commenti:

  1. "avere la Chiesa Cattolica sul suolo italico è stata la più grossa sfiga che potesse capitare a un popolo."

    Senza bisogno di dirtelo, lo sai già quanto mi trovi totalmente d'accordo con questa tua affermazione. :-D

    Pensa tu come stiamo messi qui a Roma, c'abbiamo persino uno stato dentro la città, un cancro invasivo come pochi.

    E a proposito di cancri, per me l'Italia ne ha avuti (e ne ha) due: il Vaticano e la Fiat.

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  2. A me infastidiscono i cantantitaliani. Credenti o no che siano. Però mi infastidisce anche chi si infastidisce dei cantantitaliani. Cattoliciecumenici o no che siano. A cantartela breve, quest'anomelìa, mi dò fastiDio. Fanculo Dio e le pillole dopo e durante i fasti.

    ilMatt., o le conseguenze di un rave fastidioso.

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  3. Io vorrei abolire tutto. Ma specialmente la Chiesa Cattolica.
    E poi i cantantitaliani.

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